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Il tuo primo segno distintivo
Questo primo gruppo di loghi é stato ideato per Cantine Vedova di Valdobbiadene. La diversa “complessità grafica” rispecchia le diverse esigenze che, di volta in volta, siamo stati chiamati a soddisfare.
Il “logotipo”, citando la Treccani, è un sostantivo maschile [dall’ingl. logotype, comp. del gr. λόγος «parola» e ingl. type «lettera»] che, nel linguaggio della pubblicità, rappresenta il modo particolare con cui sono tracciati i segni grafici del nome di una azienda o di un prodotto, e che di solito ne costituisce anche il marchio. Spesso abbreviato in logo.
“Un designer sa che ha raggiunto la perfezione non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere!”
Nel settore automobilistico, si é soliti affermare come sia molto più complesso progettare un’utilitaria rispetto ad una supercar per la necessità di ottimizzare il costo di ogni singolo pezzo al centesimo, dati i differenti volumi di produzione. Al di là dell’estrema semplificazione del concetto, c’é qualcosa di profondamente vero nel fatto che qualunque prodotto destinato ad un pubblico potenzialmente infinito richieda una progettazione infinitamente più accorta. La storia insegna come i tratti della genialità siano spesso stati rinvenuti nelle cose più semplici. Giotto ha conquistato Bonifacio VIII con un semplice cerchio. Esemplare in questo senso il pensiero appena citato di Antoine de Saint-Exupéry… Un logo deve parlare dicendo il meno possibile. Deve alludere, ammiccare, sussurrare senza mai essere esplicito. L’essenzialità è eclettica, perché può essere declinata in più forme, colori e superfici. Ed é in queste qualità la differenza tra un’opera d’arte fine a se stessa ed un’opera d’arte con un forte appeal commerciale.